"Lucifero. Pesante ho l’anima, di una tenebra perenne", 1997
Agostino Arrivabene
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Raffigura l’angelo oscuro cacciato dal cospetto di Dio. Nel dipinto, il volto del demone infernale è negato alla visione dello spettatore perché come spiega l’artista: “Il Divino si manifesta agli occhi umani nella sua negazione”. Questa è la prima opera dell’artista nella quale il volto viene negato e, al suo posto, una oscurità profonda che diventa l’essenza della punizione divina all’angelo prediletto da Dio, colui che portava luce (Lucifero dal latino fero=portare, lux=luce), ed ora rappresentato con il nero totale, ottenuto con sovrapposizioni di velature successive, nero come negazione della luce, nero come eterna dannazione.
(Museo della Follia)
( condivisione dal sito web " DanielaScarel.com ) pubblicazione delle immagini e informazioni, autorizzata dall'artista.
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