" Le mosche d'oro " 2014 di Agostino Arrivabene - " Pesante ho l'anima, di una tenebra perenne. "

venerdì 27 dicembre 2024

giovedì 26 dicembre 2024

Raffaele Minotto











" Il segno e il colore, il carboncino, le paste colorate. I mezzi si mescolano e si sovrappongono: formano la sintassi dell’immagine, la pittura. Che racconta un mondo semplice, a volte lontano nella memoria, dai contorni indefiniti, e per questo aperto e disponibile ad essere interpretato e partecipato dallo sguardo dell’osservatore. Vita quotidiana, ricordi, e impressioni luminose che colpiscono i nostri occhi e diventano i soggetti che amo rappresentare: un dialogo aperto tra me, gli artisti del passato e lo sguardo dello spettatore. " 

Raffaele Minotto

Nel 2011 viene invitato da Vittorio Sgarbi ad esporre nell’ambito della 54° La Biennale di Venezia – Sezione Regione Veneto e l’anno seguente partecipa alla mostra ‘Incontri all’inizio del mondo’, presso il Centro Culturale San Gaetano di Padova.
A fine 2012 la mostra ‘Riflessioni’ viene proposta anche nella Galleria d'arte Nino Sindoni (Asiago, VI) e, successivamente, presentata sulla rivista AREAARTE (n. 14/Estate 2013).

Liquid art System
Capri



 

lunedì 23 dicembre 2024

Maurizio L'Altrella

























" Nel mio viaggio tutto si muove attraverso visioni oniriche, mitologiche e metafisiche
Indago i vuoti e i pieni delle tempeste
lo spazio e la materia effimera che lo compone
Non ho mai un ordine prestabilito nella ricerca
Mi immergo nel profondo di me, dove le strade si intrecciano inevitabilmente spinte dal sentimento e dalla memoria
ogni elemento conserva il suo valore intrinseco
Posso solo ascoltare il mio cuore
Nulla è lasciato al caso. "

Maurizio L'Altrella, Artista


lunedì 9 dicembre 2024

Arvin Golrokh




















Arvin Golrokh 

***

" Ci sono giorni in cui mia madre, sia nel sonno che nella veglia, mormora dolcemente e costantemente riguardo ai bambini. È così dolce vedere come i sogni e le fantasie di una madre così anziana siano sempre legate ai suoi figli. Alla fine, queste sono state le sue emozioni più forti nella vita. "


Käthe Kollwitz
" Guerra mai più "