Alfio Giurato, Artista
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" La nostra sola giustificazione, se ne abbiamo una, è di parlare in nome di tutti coloro che non possono farlo."
(Albert Camus)
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Nato a Catania nel 1978, si diploma in pittura nel 2005 presso l’Accademia di Belle Arti di Catania con il massimo dei voti.
Sin dall’inizio del suo percorso dimostra una forte attrazione e ammirazione per la grande statuaria greca, di cui ne apprezza l’alto livello di perfezione e virtuosismo formale. Approfondendo gli studi sul Rinascimento italiano, incontra uno degli artisti più emblematici della storia dell’arte: Michelangelo Buonarroti.
L’attenta analisi del corpus delle opere del Buonarroti, evidenzia, soprattutto nelle opere più mature, la disgregazione della superficie, il disfacimento della pelle e l’emergere, il riaffiorare, finalmente, delle passioni, i tanto acclarati moti dell’animo.
L’osservazione poi di artisti come Medardo Rosso, Alberto Giacometti, Rodin, Claudel, che confermeranno l’intuizione del maestro del rinascimento, lo aiuteranno a capire come la corruzione della forma, dibattuta tra apollineo e dionisiaco, possa direzionare la sua ricerca verso quelle tensioni che esprimono l’essenza dell’animo umano.
Coerentemente a questo, quindi, le figure, inizialmente modellate seguendo le indicazioni delle luci e delle ombre così care al recupero della matrice classica, si arricchiscono di graffi, grumi di materia, strappi e soluzioni formali indefinite che cercano di restituire alle stesse il dubbio, l’apatia, l’alienazione e quel sentimento nichilista così presente nei nostri giorni.
L’utilizzo delle spatole restituirà un impasto denso e voluminoso che sostituirà in gran parte la pasta levigata dall’utilizzo del pennello e affiderà alle superfici non addomesticate e lisce, ma ruvide, la verità che sta oltre le stesse.
Rappresentato:
Galleria Nuovospazio artecontemporanea Piacenza di Loretta Molinari
MACS Museo Arte Contemporanea Sicilia
Romberg Arte Contemporanea
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