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(...) " la pianta sensitiva, che risucchia;
il selvaggio focoso animale
d’innumerevoli forme.
Ma, sovra tutti,
il Viandante superbo:
gli occhi ricolmi di sensi profondi;
librati i passi leggieri;
dolcemente socchiuse le labbra
ricche di suoni.
Della Natura fulgida sovrana,
tutte costringe le forze terrestri
a trasmutarsi interminabilmente;
annoda e scioglie vincoli infiniti;
ogni creatura avvolge
nel suo divino ammanto.
La sua presenza sola,
svela, stupefacente meraviglia,
i reami del mondo.
Pure, io mi volgo altrove:
verso la santa inesprimibile
misteriosa Notte. " (...)
Novalis
- Il primo Inno alla Notte -
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