" Le mosche d'oro " 2014 di Agostino Arrivabene - " Pesante ho l'anima, di una tenebra perenne. "

lunedì 20 gennaio 2025

Roux Fontaine Eric














































Roux Fontaine Eric, Artista

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" La foresta vergine era il regno delle bugie, delle trappole, delle finzioni; tutto era mascherato, stratagemma, gioco di apparenze, metamorfosi. Il regno della lucertola cetriolo, della castagna riccio, della crisalide del millepiedi, della larva dal corpo di carota, del pesce torpedine, che rimbombava dal fondo del fango viscoso. Mentre passavamo vicino alle rive, l'oscurità che cadeva da alcune volte vegetali inviava folate di freschezza verso le canoe. Ma bastava fermarsi per qualche secondo perché il sollievo provato si trasformasse in un prurito insopportabile, causato, si sarebbe detto, dagli insetti. Sembrava che ci fossero fiori ovunque; ma i colori dei fiori erano quasi sempre imitati dalle foglie, che si potevano osservare in vari stati di maturità o decrepitezza. Sembrava che ci fosse della frutta; ma la rotondità, la maturità dei frutti, erano imitate da bulbi sudati, velluti puzzolenti, vulve di piante insettivore simili a viole del pensiero imperlate di gocce di sciroppo, cactus maculati che sollevavano un tulipano di cera a una spanna dal suolo zafferano. E quando apparve un'orchidea, in alto sopra i bambù e gli yopos, sembrò irreale e inaccessibile come la stella alpina alpina sull'orlo dell'abisso più vertiginoso. Ma c'erano anche alberi che non erano verdi, che costeggiavano i bordi di gruppi di alberi color amaranto, che ardevano dei riflessi gialli dei cespugli in fiamme. A volte il cielo stesso mentiva quando, invertendo la sua altezza sul mercurio delle lagune, sprofondava nelle profondità insondabili come il firmamento. Solo gli uccelli erano reali, grazie alla chiara identità del loro piumaggio. Gli aironi non si sbagliavano quando piegarono il loro collo a formare un punto interrogativo; né quando, al grido del vigile airone, presero il loro volo spaventato in un tremito di piume bianche. "

Alejo Carpentier
" Le partage des eaux " - " I passi perduti "





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