" Le mosche d'oro " 2014 di Agostino Arrivabene - " Pesante ho l'anima, di una tenebra perenne. "

domenica 12 novembre 2023

Thomas Junghans

 






























 Thomas Junghans, Artista 

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" All’ardua cima del sereno Olimpo
Risalía Giove intanto, e ad incontrarlo
Accorrean presti e riverenti i numi
Su le porte del cielo. In mezzo a tutti,
In due schierati taciturne file,
Maestoso egli passa, a quella guisa
Che suol, calando al pallido Occidente,
Passar tra i verecondi astri minori
D’Iperione il luminoso figlio,
Quando dall’arsa eclittica il gran carro
Della luce ritira, "

Vincenzo Monti
" La Feroniade " 1816-1828
Canto Terzo

Edizione: Vincenzo Monti. Poesie, scelte, illustrate e commentate da Alfonso Bertoldi. A cura di Alfonso Bertoldi. Firenze, Sansoni, 1891. Fonte: Internet Archive

Contenuto:
Giove mira dall’alto dell’Olimpo tutta la valle pontina mutata in orrendo mare e distrutte le città o sommerse, per opera di Giunone e di Vulcano; i quali, non contenti ancora, muovono per distruggere la sacra selva e il tempio che unico resta a Feronia . Ma Giove manda messaggiero alla dea Mercurio, annunziatore del divieto di distruggere il tempio e l’imagine di Feronia, perché (tale è il decreto de’ fati) grande sarà Italia e Roma. Già tutta arde la sacra selva; ma quando Giunone e Vulcano arrivano al tempio, trovano su la porta Mercurio: e l’uno fugge, l’altra sale crucciata al cielo. Feronia intanto, esule dal suo regno, è accolta in casa del pastore Lica, ove lamenta i suoi mali. Ma poi addormentatasi, ecco le appar Giove, che, per consolarla, le predice che il regno di lei un giorno risorgerà a novella e maggior gloria.

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( condivisione dal sito web " DanielaScarel.com ) 
pubblicazione delle immagini e informazioni, autorizzata dall'artista.

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