" Le mosche d'oro " 2014 di Agostino Arrivabene - " Pesante ho l'anima, di una tenebra perenne. "

venerdì 20 febbraio 2015

Giuseppe Pellizza























Giuseppe Pellizza da Volpedo


(1868-1907)

Giuseppe Pellizza nasce a Volpedo il 28 luglio 1868. Il padre Pietro, nato nel 1828, è un piccolo proprietario terriero molto impegnato nella vita politica e sociale del paese: tra i fondatori della Società Operaia di Volpedo nel 1869, ne è a lungo vice-presidente; è inoltre presente a più riprese nell’Amministrazione comunale per conto della quale ricopre numerosi incarichi; la madre è la tortonese Maddalena Cantù (1835-1917). Giuseppe ha due sorelle: Maria (Marietta) è nata nel 1859, Antonietta nascerà nel 1871; un quarto fratello, Avventino, nasce nel 1876 ma morirà prematuramente nel 1879. La casa paterna è sita nella periferia settentrionale di Volpedo, nella zona allora nota come porta Sottana o “porta Stanga”, caratterizzata da un ponticello sulla secolare roggia Ligozzo, il cui corso artificiale lambisce l’abitazione.


Castelnuovo Scrivia (1879-1881)
Il giovane completa il triennio delle scuole elementari nel borgo natale nel 1878 e, dal 1879 al 1881, è iscritto alla scuola elementare e tecnico-commerciale di Castelnuovo Scrivia: nell’A.S. 1879-1880 frequenta il quarto anno delle elementari, in quello successivo il primo anno dell’istituto tecnico-commerciale, dove apprende i primi rudimenti di disegno avendo per insegnante Giuseppe Benzoni. In questi anni si cementa l’amicizia di una vita con il cugino e compagno di scuola a Castelnuovo Pietro Giani (Pidrinino, 1865-1907) e con Felice Abbiati (1868-1943).
Tra il 1881 e il 1883 si apre per il giovane Pellizza un periodo di attesa: egli evidenzia una spiccata propensione per il disegno, copiando immagini di personaggi e vignette illustrate dai giornali di casa, e manifesta con sempre maggiore determinazione la volontà di frequentare l’Accademia d’arte.
Questa attitudine ingenera un contrasto con i genitori, e spinge il padre Pietro a chiedere consiglio all’amico di famiglia Carlo Della Beffa, notaio in Milano. Il mercante d’arte Alberto Grubicy, che proprio attraverso i Della Beffa era diventato conoscente e poi amico di Pietro Pellizza, di cui acquistava il vino, fa in modo di iscrivere il ragazzo all’Accademia di Brera.


Sito Ufficiale: http://www.pellizza.it

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