" Le mosche d'oro " 2014 di Agostino Arrivabene - " Pesante ho l'anima, di una tenebra perenne. "

martedì 26 marzo 2024

Kazuyuki Sutoh 須藤和之








































Kazuyuki Sutoh (須藤和之), Artista

Nato a Gunma, Giappone nel 1981
Vive e lavora a Gunma, Giappone
Attualmente membro Inyū del Nihon Bijutsuin (Japan Art Institute), Gunma Bijutsu-kai
docente part-time alla Keio University


Raffigura il soffio della vita, intrecciato con piccoli animali e piante che vivono nel vento e nella grande natura.


***

" Un canto d'uccello
s'innalza svanisce
silenzio "

Kyôshi
(1874-1959)

Saezuri
takamari owari
shizumarinu

Il sentimento, espresso intensamente, è lo yûgen, lo stupore sacro dinanzi al profondo mistero sottinteso ad ogni cosa e ad ogni manifestazione della natura. “Il vecchio pino stormisce la divina saggezza. L’uccello nascosto nel bosco canta l’eterna armonia.” (Zenrinkushu).






domenica 24 marzo 2024

Giuseppe Agnello " Frana " 2021




 Giuseppe Agnello, Artista

" Frana " 2021
gesso e sale

***

" Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore."



Salvatore Quasimodo
" Uomo del mio Tempo "






domenica 17 marzo 2024

" Africa Tunes " in collaborazione con The Project Space Pietrasanta 2024


































" La mia patria è un volto
un chiarore essenziale
una fontana di sorgente viva
È mano che attende
trepida il crepuscolo
per posarsi sulla mia spalla
È una voce
di singhiozzi e di risa
un sussurro per labbra che tremano
La mia patria non ha altro orizzonte
che trattenuta tenerezza
negli occhi neri
una lacrima di luce
sulle ciglia
È un corpo di tormenti
preziosi
come un fascio di radici
vicino alla terra calda
È poesia
generata dall’assenza
un paese che nasce
sul bordo del tempo e dell’esilio
dopo un sonno profondo
sospeso a un albero
dai fragili rami
agitati nel vento
La mia patria è un incontro
avvenuto su un letto di foglie
una carezza per dire
e uno sguardo per dormire
paese lontano dalle parole
tanto da calpestare il ricordo
Tra le nostre dita
un ruscello
perché il silenzio sia
Il mio viso è di quel cielo ostinato
vuoto
ferito dall’eleganza del rifiuto
La mia caduta il nostro amore
albero dissanguato
sfigurato dalla grazia spezzata
lo stesso dolore
ha afferrato i nostri corpi
Restano quei versi
cordoglio tardivo
per una patria che non ha più volto.​ "

Tahar Ben Jelloun
​" La mia patria è un volto "

Stelle velate. Poesie 1966-1995 (Einaudi, 1998), 
trad. it. Egi Volterrani

***

- Africa Tunes -
dal 20 Gennaio fino al 24 Marzo 2024
Chiesa e Chiostro Sant'Agostino,
Piazza Duomo, Pietrasanta

Mostra organizzata dal Comune Di Pietrasanta 
con la collaborazione di The Project Space Pietrasanta
Annalisa Bugliani

a cura di Alessandro Romanini

Artisti:
Aboudia
Ebenezer Akinola
Ajarb Bernard Ategwa
Nu Barreto
Armand Boua
Seni Awa Camara
Brice Esso
Tope Fatunmbi
Laetitia Ky
Goncalo Mabunda
Esther Mahlangu
Nanglé
Michelle Okpare
Oluwole Omofemi
Tafadzwa Tega
Mederic Turay
Yeanzi






Foto scattate da Daniela Scarel