Enrico Robusti, Artista
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Enrico Robusti racconta con gelido divertimento e impietoso realismo, una realtà che mescola il tratto caricaturale di Gorge Grozs o di Otto Dix alla ferocità caustica di un redivivo Scalarini o d’un Novello a tinte forti, la sferzante satira sociale di un John Wonnacott con la visionarietà di Bosch, la follia confusa ed esilarante rintracciabile nei quadri di Bruegel e l’esasperata precisione dei dettagli delle tavole della Domenica del Corriere disegnate da Walter Molino, la vena caricaturale della ritrattistica da strada e l’esasperato virtuosismo tecnico della pittura manierista, il gusto dell’eccesso della tradizione espressionista e la crassa risata della barzelletta popolare. Robusti nei suoi quadri parla di tutti noi, delle nostre debolezze e delle nostre ipocrisie, dei nostri tic e delle nostre paure, della nostra capacità di relazionarci con l’altro e con noi stessi. Robusti parla dell’umanità intera, della sua miseria, della sua inadeguatezza e dei mascheramenti che mette incessantemente in scena per nasconderla. E lo fa con l’artificio retorico del paradosso e dell’allitterazione, dell’eccesso e della caricatura: ma anche con quello della metafora e del simbolo celati nei dettagli all’apparenza più insignificanti di ogni quadro; Robusti è un pittore simbolista che tende le sue trappole qua e là nel quadro. Robusti è un pittore sapiente, sferzante affabulatore della vocazione dialettale, fustigatore delle umane debolezze, antropologo dei riti del moderno, di straziante e disperata comicità.
dal sito: Comune di Parma
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